La Gatteria di
Opera Animalia Onlus
Associazione per la tutela degli animali


La FIV (Feline Immunodeficiency Virus), Sindrome da Immunodeficienza acquisita del gatto, è una malattia infettiva causata da un retrovirus come quello che causa la leucemia felina (Felv) e l’Aids nell’uomo. Il virus causa immunodeficienza. Questo vuol dire che i gatti FIV positivi hanno meno difese immunitarie e sono più facilmente soggetti a contrarre malattie ed il loro organismo ha meno possibilità di combatterle. E’ un virus specifico dei gatti. Un gatto FIV positivo non può contagiare né gli uomini né altri animali domestici.
Il FIV si trasmette tramite la saliva con i morsi durante le lotte o per contatto diretto con sangue infetto. E’ possibile che il virus si trasmetta durante l’accoppiamento a causa del tipico morso sul collo dato dal gatto maschio alla femmina. Inoltre le gatte posso trasmettere, anche se raramente, il virus ai figli durante l’allattamento. Raro anche il caso di trasmissione tramite il leccamento reciproco, per cui dovrebbero sussistere svariate condizioni sfavorevoli. L’infezione da contatto con ciotole, lettiere infette è quasi impossibile poichè il virus non è resistente nell’ambiente, cioè sopravvive pochi minuti. Si può concludere che in assenza di litigi e rapporti sessuali la probabilità di contagio è molto bassa.
Per sapere se un gatto è positivo alla FIV basta far prelevare un poco di sangue e far eseguire un esame di laboratorio. E’ anche possibile che il veterinario utilizzi un test rapido (10 minuti) direttamente in ambulatorio. L’attendibilità dell’accertamento è maggiore se il gattino ha raggiunto l’età di almeno 4-6 mesi.
Il periodo di incubazione della malattia può variare dalle 4 alle 6 settimane.
Se la vita media di un gatto è di 12-13 anni, un gatto FIV positivo che vive in casa, ben curato e ben alimentato e che quindi non è esposto al rischio di contrarre ulteriori infezioni, può vivere tranquillamente oltre i 10 anni. Importante sono l’igiene e i controlli periodici di un medico veterinario.
Un gatto FIV positivo può non manifestare mai la malattia e rimanere unicamente sieropositivo, rimanendo portatore della malattia ed un potenziale veicolo di contagio per altri felini.
In alcuni gatti la FIV può provocare una serie di patologie secondarie, di varia gravità , come febbre o dimagrimento ed infezioni varie quali gengiviti e stomatiti croniche, riniti, insufficienza renale, neoplasie (tumori), anemia, turbe comportamentali che vanno immediatamente identificate e curate.
I gatti sani, anche di proprietà , che vivono spesso all’aperto sono maggiormente a rischio di contrarre il virus. I gatti FIV positivi che vengono lasciati all’aperto sono più esposti a contrarre malattie secondarie in quanto le loro difese immunitarie sono più deboli.
Ad oggi non esiste un valido vaccino che eviti di contrarre il virus né esiste una cura che possa debellarlo.
L’unica prevenzione per la diffusione della malattia è la sterilizzazione.
Perché adottare un gatto FIV-positivo?
Un gatto FIV positivo, curato ed accudito, specialmente nell’ambiente protetto di una casa, ha un’aspettativa di vita non molto diversa da quella di un gatto FIV-negativo.
Molti gatti FIV-positivi sono costretti ad una vita in gabbia nei gattili perché le persone hanno troppi timori ad adottarli.
Molti gatti FIV-positivi vengono abbandonati e qualche volta anche soppressi.
L’adozione di un gatto FIV-positivo non deve essere vissuta come un’adozione del cuore.
Sono mici normali che necessitano solamente di qualche attenzione in più.